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Il Progetto

EvOCRO indaga come l’apprendimento e la flessibilità cognitiva si sviluppano lungo l’intero arco della vita dei coccodrilli e come le differenze individuali modellano queste capacità, usando il coccodrillo di Morelet come specie modello.

Perché i coccodrilli?

I coccodrilli sono predatori longevi, dotati di sistemi sensoriali molto sviluppati e vivono in ambienti complessi e dinamici. Nonostante ciò, la loro cognizione è stata studiata molto meno rispetto a quella di uccelli e mammiferi. I coccodrilli occupano anche una posizione evolutiva chiave: appartengono agli arcosauri e si sono separati dagli uccelli (e dai dinosauri) più di 250 milioni di anni fa, diventando fondamentali per comprendere come si sia evoluta la cognizione in questo gruppo. Studiare il loro comportamento permette quindi di colmare un’importante lacuna nella ricerca comparata e di mettere in discussione l’idea che solo le specie “classicamante complesse” siano modelli adatti per lo studio della cognizione animale.

Obiettivi di ricerca

Studiare la cognizione dei coccodrilli aiuta a colmare un vuoto evolutivo importante e fornisce informazioni utili per la conservazione, l’adattamento agli ambienti in cambiamento, le pratiche di arricchimento ambientale e le linee guida sul benessere animale. Il progetto si concentra su tre obiettivi principali:

  • RO1 – Ontogenesi dell’apprendimento: come cambiano le capacità di apprendimento dai piccoli appena nati ai giovani.
  • RO2 – Differenze individuali: in che modo il sesso e tratti di personalità come esplorazione o timidezza influenzano la performance di apprendimento.
  • RO3 – Flessibilità cognitiva: se e come i coccodrilli si adattano quando le associazioni tra stimolo e ricompensa vengono invertite (reversal learning).

Approccio e work package

EvOCRO integra ecologia comportamentale, psicologia comparata e biologia evolutiva all’interno di una rete di collaborazione internazionale. Il progetto sfrutta la possibilità unica di lavorare con popolazioni di Crocodylus moreletii allevate in condizioni seminaturali, che offrono un equilibrio ideale tra controllo sperimentale e realismo ecologico. In questi contesti osserviamo gli animali, testiamo le loro capacità cognitive e confrontiamo individui di età, sesso e personalità differenti.

WP1 – Ontogenesi dell’apprendimento

WP1 esamina come l’apprendimento si sviluppa dalla schiusa alla fase giovanile tramite rinforzo positivo, compiti di discriminazione a due scelte e reversal learning, per quantificare i cambiamenti cognitivi legati all’età.

WP2 – Differenze individuali

WP2 valuta il sesso e tratti di personalità (ad esempio audacia, esplorazione, risposta alla novità) e li mette in relazione con i dati di apprendimento generati in WP1, per comprendere come le tendenze comportamentali stabili influenzino la cognizione.

WP3 – Flessibilità cognitiva

WP3 amplia i compiti di apprendimento invertendo ripetutamente le associazioni tra stimolo e ricompensa. Questo permette di quantificare la flessibilità e misurare quanto rapidamente gli individui si adattano a nuove regole.

WP4 & WP5 – Formazione, gestione e comunicazione

WP4 è dedicato alla formazione scientifica, alle pratiche di open science e allo sviluppo di carriera. WP5 comprende la disseminazione, le pubblicazioni, le attività di outreach e il coinvolgimento del pubblico attraverso media, workshop ed eventi.

Impatto

EvOCRO amplierà le conoscenze sulla cognizione dei rettili, fornirà nuovi dataset longitudinali e contribuirà alla ricerca evolutiva comparata oltre le specie modello classiche.

I risultati sosterranno strategie di conservazione, benessere e gestione in allevamenti, zoo e aree protette e contribuiranno a diversi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite attraverso ricerca, educazione e coinvolgimento del pubblico.